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M.a.r.t. Rovereto - 20/21/22/23 Gennaio 2014

 

 

I B I S - D O G U

Workshop d'Artista

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ass.SMART in collaborazione con Ass. OFFSET presenta 

G A U 

GALLERIA D'ARTE URBANA 

La pubblicità è qualcosa di endemico, una malattia impercettibile che ci circonda, che si insinua nella nostra vita quotidiana, che influenza inconsapevolmente le nostre scelte di tutti i giorni.

Riprendiamoci i nostri spazi pubblici!

 

GAU Galleria d'Arte Urbana - Concorso per artisti nascosti, emergenti ed affermati!

Opere d'arte al posto di cartelloni pubblicitari.

I tragitti in città possono essere estremamente alienanti per chi vi è abituato.

La reazione che abbiamo di fronte alle immagini pubblicitarie è per certi versi paradossale: catturano la nostra attenzione per qualche secondo, pur rimanendo sostanzialmente inosservate.

Ma cosa succederebbe se al posto di quelle immagini patinate ci fossero delle opere d'arte che scavano in un tema contemporaneo come quello delle linee di confine, delle frontiera, dell’accoglienza? 

 

Rimarremmo ancora indifferenti? 

Ci incuriosirebbero?, sicuramente ci farebbero pensare.

Un’azione sociale seguita da curatori d’arte, sociologi ed esperti della comunicazione, per sensibilizzare nella città della cultura, sede del MART (Museo d’arte Moderna di Trento e Rovereto) l'interesse per l'arte e per ciò che accade nel Mondo.

L’azione è sostituendo con un gesto poetico, le pubblicità presenti in varie parti delle città con opere d’arte bidimensionali modificando l’effetto dei paesaggi urbani che siamo abituati a vivere ogni giorno.

Parlare di confini, di frontiere e di accoglienza oggi significa parlare di guerra, di fuga, di espulsioni, di migrazioni. 

Quando ho pensato di partecipare a questo progetto molto semplicemente la prima cosa che mi è venuta in mente sono stati i bambini in quanto vittime più fragili delle guerre e contemporaneamente delle politiche restrittive di quelle nazioni che in nome della ipocrita salvaguardia della propria identità e del proprio benessere respingono chi dalla guerra fugge.

Allo stesso tempo ho pensato ai “nostri” di bambini, quelli del cosiddetto primo mondo, che possono (giustamente) godere di una infanzia felice e serena, che possono pensare a giocare, andare a scuola e a fare semplicemente le cose “da bambini”. Le nuove generazioni sono quelle che avranno la possibilità di essere migliori nel senso di cambiare lo stato attuale delle cose, di virare verso una direzione dove la solidarietà, la pietas, l’intelligenza abbiano la meglio sul degrado morale di chi esercita il barbarico  potere dell’espulsione e del rifiuto all’accoglienza.

Perciò questo lavoro nasce pensando ai bambini e alle bambine che sempre e ovunque dovrebbero avere la possibilità di giocare. E al gioco come primo veicolo per imparare la solidarietà e la complicità, come arma potente per neutralizzare l’ignoranza.

Dogukan Belozoglu x G.A.U.

Le illustrazioni degli altri artisti selezionati al concorso. 

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